Cosa sono gli STATI DELL'IO? La Teoria dell'Analisi Transazionale considera la personalità come l’interazione fra Tre Stati dell’Io: Il Genitore, l’Adulto e il Bambino. Essi vengono descritti come tre coerenti sistemi di pensiero, comportamenti ed emozioni che prendono forma durante l'infanzia, osservabili e di cui si può diventare consapevoli. Cosa si intende con OSSERVABILI? Significa che ogni Stato dell'Io ha un proprio modo di esprimersi attraverso l'uso delle parole, il tono della voce, la postura....ovvero sia attraverso la comunicazione verbale che non verbale, di conseguenza, ci si può allenare a riconoscerli. Lo Stato dell’Io GENITORE riguarda i contenuti incorporati dalla relazione significativa con i propri genitori o dalle figure di riferimento. Si esprime attraverso i pregiudizi, i propri valori e gli ideali. Può essere un Genitore Normativo, critico o autorevole, o un Genitore Affettivo, accudente o eccessivamente apprensivo. "Non si dovrebbe fare......" Genitore Normativo: tono di voce critico, giudicante, oppure fermo e autorevole. "Ti aiuto io..." Genitore Affettivo: tono di voce accogliente, confortante, interessato. Lo Stato dell’Io ADULTO permette la valutazione oggettiva della realtà nel qui ed ora. "Ti sporgo gli attrezzi per montare la mensola" tono razionale, obiettivo, riguarda dati di fatto senza giudizio. Lo Stato dell’Io BAMBINO interiorizza e rielabora le esperienze emotive vissute in passato. Si può manifestare attraverso una forma Adattata (bambino adattato) o Libera (bambino libero). "Evviva! sono euforica!" Bambino Libero: esprime le proprie emozioni per come le sente. "Se posso dirti una cosa...." Bambino adattato: intimorito, titubante, accondiscendente o compiacente. Quando uno Stato dell'Io prevale in maniera pervasiva e strutturale sugli altri si creano disarmonie che possono, nel peggiore dei casi, sfociare nella psicopatologia. La psicoterapia A.T. permette di conoscere come queste parti di sé entrino in gioco determinando le nostre scelte di vita ed influenzando le strategie che utilizziamo per stare al mondo, permettendo così, nel caso fossero diventate per noi dannose, una loro trasformazione. Carlotta Ramojno Psicologa Psicologa Clinica, Psicoterapeuta AT in formazione, Torino
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