Emozioniamoci è un percorso tematico di tematico gruppo a cura della Dott.ssa Anna De Micco e Carlotta Ramojno.
Il percorso proposto ha l'obiettivo di indagare il mondo delle emozioni .
Ciò che sentiamo emotivamente influenza il nostro modo di relazionarci con le altre persone, più lo conosciamo e comprendiamo, sviluppando un maggiore contatto con noi stessi, più saremo in grado di rapportarci con gli altri in modo sano con spontaneità e autenticità. Il percorso sarà articolato in 8 incontri serali a cadenza settimanale in piccolo gruppo (max 6 partecipanti). Il gruppo è inteso come un luogo sicuro in cui sentirsi accolti in un clima non giudicante che favorisce la scoperta di sè attraverso il confronto e la relazione con gli altri . Il percorso sarà preceduto da una seduta preliminare (gratuita) di 30 minuti. Il costo del percorso comprensivo degli 8 incontri è di :
NB. si terrà nel rispetto dei protocolli anti-COVID, indossando mascherine, mantenendo le dovute distanze, disinfettando gli ambienti. Nel caso l'emergenza sanitaria dovesse impedire il proseguimento in presenza, il percorso si terrà attraverso piattaforme online.
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Quando si parla di Attacco di Panico si intende un circuito autoalimentantesi fra sintomi fisici, pensieri negativi e paura dovuto a delle scariche improprie del sistema neurovegetativo. Esso si caratterizza per essere inaspettato, angosciante ed invalidante. Questo significa che ha delle ripercussioni importanti sulla quotidianità della persona, che comincia a vivere nella paura che un nuovo attacco di panico possa ripresentarsi, aumentando, di fatto, il rischio che questo accada. Si sono individuate quattro tipologie di Panico: 1) Il panico come Esito di Stress accumulato In questo caso il sintomo è insorto dopo un lungo periodo di stress, senza che ci siano cause specifiche ma un insieme di situazioni fonte di preoccupazione che accumulate hanno esasperato e confuso l'individuo, che non è riuscito a trovare una strategia funzionale per farvi fronte. È un segnale che ci dice di fermarci e prenderci cura di noi. 2) Il panico come rievocazione di un trauma passato Il corpo si allarma e si attiva perchè una situazione presente somiglia per qualche verso ad un trauma antico, al di fuori della propria consapevolezza. 3) Il panico come scontro fra tendenze opposte L'attacco di panico in questo caso è l'esito fra la spinta interiore a rimanere come si è agendo come si è soliti fare, e la spinta a voler cambiare ed agire in un modo nuovo diverso dal passato, ma piú utile nel presente. Poichè il cambiamento spaventa e non sempre si ha la percezione di avere gli strumenti psichici per affrontarlo, questo scontro fra spinte opposte può generare ansia e confusione. 4) Il panico come esito di una insoddisfazione esistenziale Si presenta quando la persona prende delle scelte di vita non in linea con il proprio benessere profondo, un matrimonio non totalmente sentito, un lavoro che limita il nostro essere, relazioni che non ci permettono di esprimerci in maniera autentica. In generale, ci sono studi e ricerche che vanno nella direzione di considerare il Panico come derivante dalla perdita del proprio punto di riferimento, dalla percezione della mancanza di una figura che ci dia protezione. Inoltre è utile tenere a mente che in molti casi l'attacco di panico insorge in un periodo di vita che richiede crescita e comporta cambiamenti. In conclusione, per contrastare gli Attacchi di Panico è fondamentale capire il motivo della loro insorgenza, in quale momento o situazione della nostra vita emergono? Cosa ci stanno dicendo? Intendendo il Panico come segnale che qualcosa nella nostra vita non è visto o non è ascoltato, puó essere, quando accompagnato e supportato da figure professionali specializzate, un punto di partenza per creare situazioni di maggior benessere, consapevolezza e rinascita. Carlotta Ramojno Psicologa Il cortometraggio "Hermann" regala calore ed emozioni, ricordandoci il ruolo importante che ha avuto ritrovarsi sui balconi a condividere musica, danze e sorrisi durante il periodo di lockdown. Tratto da una storia vera, il protagonista è un anziano spagnolo malato di Alzheimer che, esortato da un'infermiera della casa di riposo, suona ogni giorno sul balconcino illuminando le giornate più buie con le sue melodie durante la quarantena. Non sappiamo cosa si immaginasse il signore mentre suonava, o cosa significasse per lui, forse ciò che è rappresentato nel cortometraggio, ma quello su cui non ci sono dubbi è che la condivisione del proprio vissuto emotivo e di esperienze che generano emozioni, in periodi tetri come quello della pandemia, è un forte strumento di speranza: ci fa sentire uniti, aumenta la sensazione di appartenenza e di non essere soli, ci porta a mobilitare le nostre risorse, a sentirci più forti e più resilienti nell'affrontare le avversità. Per un attimo, e la vita è fatta di attimi, sentirsi Distanti ma Vicini, Uniti e Coraggiosi. Insieme. Carlotta Ramojno PsicologaPsicologa Clinica, Psicoterapeuta AT in formazione, Torino Che cosa è la Tristezza? Carlotta Ramojno PsicologaPsicologa Clinica, Psicoterapeuta AT in formazione, Torino La Paura è un'emozione primaria, innata, comune a tutti gli essere umani, di qualsiasi etnia e cultura. La Paura, come le altre emozioni, ricopre una fondamentale funzione adattiva: questo vuol dire che, a dispetto dei luoghi comuni, non è un'emozione negativa poiché permette all'organismo di focalizzarsi sullo stimolo minaccioso per valutare la risposta migliore. La Paura prevede quindi un'attivazione fisiologica che prepara l'individuo alla fuga, all'attacco o all'immobilizzazione di fronte ad uno stimolo percepito come pericoloso, ai fini della sopravvivenza. La Paura va intesa come una bussola interiore in grado di dirigere il nostro comportamento, è una guida, un campanello d'allarme che se ascoltato permette di toglierci o affrontare una situazione spiacevole. Importante è essere consapevoli del ruolo della Paura per poter imparare a gestirla e a canalizzarla in maniera costruttiva, senza che sia sottostimata (totale assenza di preoccupazione) o sovrastimata (ansia invalidante nella vita quotidiana). La Paura è uno strumento, l'energia motore in grado di far ruotare il timone a nostro piacimento, non va temuta ma ascoltata, osservata cercando di capire cosa ci vuole dire. Se diamo un nome alla nostra Paura (ad esempio Paura di contrarre il Coronavirus ) e la circoscriviamo, la possiamo osservare dall'esterno e, non identificandoci con lei, possiamo utilizzarla in modo funzionale e riflettere sulla situazione in maniera oggettiva : "Ok, di fronte alla possibilità di contrarre il virus sento paura, cosa posso fare per limitare questa possibilità? attenermi alle direttive del Governo diminuirà enormemente la possibilità di contrarlo"----> la mia paura è diminuita e attraverso l'ascolto e la lettura della Paura son stato in grado di mettermi in una situazione di sicurezza e protezione. Se non ci fosse paura, non ci sarebbe protezione. In un momento così delicato è facile sentirsi vulnerabili e SI, l'Essere Umano è per sua natura vulnerabile, ma la giusta consapevolezza degli strumenti che abbiamo per gestire i momenti destabilizzanti come questo, compresa la funzione preziosa delle emozioni che proviamo, può essere il primo passo per sentirsi nuovamente padroni della propria vita. Non siamo la Paura che proviamo, siamo molto altro, siamo Risorse e Resilienza, ricordiamocelo, che andrà tutto bene. *Distanti Ma Vicini* Carlotta Ramojno PsicologaPsicologa Clinica, Psicoterapeuta AT in formazione, Torino |